Ghiandaia (Garrulus glandarius)

È il più bel Corvide che vive in Italia. È un uccello di medie dimensioni, con capo tondo dotato di un mustacchio nero vicino al becco tozzo. Le parti inferiori del corpo sono rosa fulvo, la è coda scura, mentre il groppone è bianco e risalta durante il volo. Un carattere distintivo sono le bande azzurre barrate di nero presenti sulle ali che contrastano con le altre parti nere delle ali. Il suo nome deriva dalla sua abitudine di alimentarsi di ghiande e dal suo legame con i querceti, anche se è presente e nidifica in boschi sia di latifoglie sia di conifere. La ghiandaia (Garrulus glandarius) a volte sotterra le ghiande in autunno e torna a cercarle in inverno durante i periodi di scarsità di cibo. Spesso però si dimentica di questi depositi, favorendo così il rinnovamento del bosco. La sua dieta è onnivora: mangia soprattutto semi e frutti, ma non disdegna insetti e piccoli animali. Nelle aree suburbane, dove esistono vecchi parchi e giardini, le ghiandaie si adattano con successo al nuovo ambiente. È difficile trovarla invece in habitat privi di alberi. Il nido è una coppa costituita di rametti, in cui vengono deposte da 4 a 6 uova. È un’abile imitatrice e spesso usa allontanare i predatori o altre ghiandaie confondendoli o spaventandoli con richiami di altre specie, come ad esempio la poiana. Nel bosco del Parco, talvolta, è possibile ritrovare qualche penna: le remiganti primarie hanno una lieve barratura nera e azzurra su un lato solo della penna.