Non vive stabilmente nel parco, ma è facile osservare alcuni individui in volo lungo l’asse della Dora. Si tratta di uccelli di grosse dimensioni (lunghezza 70-102 cm e apertura alare 121-160 cm), legati agli ambienti umidi sia marini che di acque dolci. Si possono individuare posati su alti alberi vicino alle sponde delle aree umide che utilizzano come “dormitori” o posatoi. Il Cormorano (Phalacrocorax carbo) ha un collo lungo e elastico a forma di S e una piccola sacca iugulare, simile a quella dei pellicani, che gli permette di inghiottire anche pesci di grandi dimensioni. Gli adulti si distinguono dai giovani per il piumaggio scuro uniforme, mentre i giovani presentano il ventre bianco. Le zampe sono palmate e forniscono una grande spinta sott’acqua. Vola molto bene grazie alle ampie ali e alla forma affusolata del corpo. La loro dieta è basata esclusivamente sui pesci che catturano tuffandosi sott’acqua. Il cormorano è in realtà un uccello marino che da poche decine di anni si è fermato stabilmente anche nelle zone interne italiane, dove ha trovato abbondanza di pesce nei corsi d’acqua principali e nei bacini lacustri. A differenza degli altri uccelli acquatici, come ad esempio le anatre, non posseggono l’uropigio, una ghiandola posta nella parte caudale, che produce una sostanza oleosa, con cui gli uccelli si cospargono le penne e le piume per essere impermeabili. I cormorani quindi, dopo un’immersione, sostano spesso al sole con le ali aperte per asciugarsi, assumendo così una postura assai buffa.
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