Città di Rivoli

Rivoli (Rivole in piemontese) è un comune italiano di 48 687 abitanti della Città metropolitana di Torino, in Piemonte, conurbato nell’area metropolitana del capoluogo piemontese, a circa 15 km a ovest di Torino e appena dopo il comune di Collegno.

È il quarto comune per popolazione della Città metropolitana di Torino.

Rivoli confina a nord con Alpignano, a ovest con Rosta, a est con Collegno e parte di Grugliasco, a sud con Rivalta di Torino e Villarbasse. La sua parte collinare coincide con l’estremità orientale di un rilievo morenico. Si tratta della collina maggiore di un sistema di depositi formatosi durante le glaciazioni Mindel e Riss (fino a 355.000 anni fa): l’anfiteatro morenico della Dora Riparia. Nell’ambito dell’anfiteatro la collina che interessa il territorio di Rivoli in particolare è il risultato dei depositi più recenti, avvenuti circa 12.000 anni fa, e appartiene alla morena laterale destra.

A seguito di contrasti sui possedimenti tra gli Arduinici e il vescovo di Torino Amizone, quest’ultimo si fece confermare dall’imperatore Ottone III il possesso della cosiddetta curtis di Rivole, feudo successivamente riconfermato nel 1159 da un diploma di Federico I Barbarossa. Il toponimo deriverebbe dalla presenza di piccoli ruscelli (in latino ripulae), in prossimità delle sponde del vicino fiume Dora Riparia, così come accadde anche per l’omonima località veneta di Rivoli Veronese, questa volta sulle sponde del fiume Adige.

Non si hanno notizie precise riguardo ai primi insediamenti nel territorio. Quello che ci è noto ci giunge da Plinio, e si riferisce in generale alla regione prima della romanizzazione. Ciononostante, non si esclude che i primi insediamenti (anche se solo stagionali) possano datarsi al neolitico: nell’area prealpina sono stati ritrovate sporadiche testimonianze del periodo, ad esempio ceramiche a Caselette e massi coppellati a Villarbasse.

La prima stirpe nota risulta quella dei Taurini (gli stessi di Torino), gruppo di etnia celtica in migrazione dalla Gallia mista a gruppi liguri. In seguito l’esercito di Annibale nel 218 a.C., già alleato con i Galli Insubri, entrando proprio da occidente, assediò i villaggi. L’area poi cadde sotto il controllo romano, abitata dai Cozii, un sottogruppo celtico relativamente indipendente ma sempre fedele a Roma, probabilmente a guardia di una linea di confine romana (il “limes”), in prossimità dell’oppida Ocelum (quest’ultimo si suppone dovesse essere nella piana presso l’attuale vicina Avigliana “Ad Fines [Regni Cottiae] statio, Quadragesima Galliarum” nella zona Malano di Drubiaglio).

I reperti più antichi risalgono al I e al II secolo d.C., emersi nel 1979 durante gli scavi per la costruzione dell’autostrada Torino-Bardonecchia e di nuove abitazioni, provenienti da luoghi di sepoltura appartenenti alla civiltà romana. La presenza di queste testimonianze è da ritenersi legata alla via delle Gallie che percorreva il territorio rivolese da est a ovest, e alla relativa proliferazione di mansiones e ville rustiche lungo il suo percorso. Al riguardo, l’Itinerarium Hierosolymitanum cita una mansio ad octavum (all’ottavo miglio sulla tratta Torino-Ocelum-Susa), proprio nel territorio di Rivoli. Nel periodo dal I secolo a.C. fino al V secolo d.C. circa, questo passaggio rimase d’importanza fondamentale per l’Impero Romano, in quanto una delle due vie che portava alla Gallia settentrionale. Nel 312 d.C. l’area rivolese (presumibilmente tra il Monte Musinè e Caselette) fu teatro della prima battaglia tra le legioni di Costantino provenienti dalle Gallie e quelle fedeli a Massenzio. La battaglia fu vinta da Costantino, che ebbe così la strada spianata fino a Roma, dove sconfisse definitivamente Massenzio nella famosa battaglia di Ponte Milvio